filosofia, pratica e storia della scuola di parkour di Padova
"Uncensored Runners è il nome che racchiude il mio modo di vivere la disciplina fin dai primi anni di pratica. Dopo 15 anni di esperienza e di ricerca sono cambiate tante cose, ma il principio è sempre lo stesso: il parkour è l'arte dello spostamento, una disciplina libera, in cui il praticante impara a rispettare il proprio corpo, le differenze individuali e l'ambiente, senza approssimazioni e senza imprudenza. Una libertà creativa che nasce da una pratica costante e consapevole che diventa ricerca continua di equilibrio, efficienza e bellezza. Penso che qualsiasi "arte" si pratichi, non si possa mai rinunciare alla ricerca dei principi della natura e della loro eleganza. La perfezione del gesto è semplice e umile, ma ha una luce diversa, come il riflesso dell'alba sul mare calmo."
Elia Landolfi
Lo spostamento è il fondamento delle capacità motorie di qualsiasi animale. I bambini iniziano a spostarsi nella pancia della mamma per sviluppare i muscoli e i nervi e appena possono esplorano ogni angolo alla loro portata, scoprendo a poco a poco i propri limiti e superandoli continuamente. Per spostarci dobbiamo coordinare tutto il corpo insieme, mantenere l'equilibrio, rispettare le nostre articolazioni e muovere tutto il nostro peso in alto e in basso, a destra e a sinistra. La vita di oggi ci richiede molto poco a livello motorio, così tendiamo a non pensare al nostro corpo finché non ci troviamo bloccati dal mal di schiena.
Il parkour è un gioco, come il calcio e il basket: invece che giocare a far arrivare una palla da qualche parte, si gioca ad arrivarci con tutto il corpo, nel modo più sicuro ed efficiente possibile. Come ogni gioco può essere preso più o meno seriamente e diventare una sfida, una pratica profonda, un'arte, o un hobby per tenerci in forma. Si gioca per stare bene, fisicamente e mentalmente, e la prima regola è il rispetto. Rispetto per noi stessi, per il nostro corpo e per i nostri limiti, per chi ci circonda, per chi ci guarda e per l'ambiente in cui ci alleniamo. La seconda regola è che ogni gioco finisce: le condizioni in cui siamo quando finiamo di giocare devono essere migliori o uguali a quelle in cui eravamo prima di iniziare, altrimenti, come si dice, "il gioco non vale la candela". Questo non vuol dire che i rischi vanno eliminati, anzi: l'esposizione al rischio è uno stimolo prezioso che permette di reclutare tutta la propria attenzione e aiuta a diventare consapevoli dei propri limiti, ma va fatto con cura e sotto lo sguardo esperto di qualcuno, soprattutto nei primi anni di pratica. Rispettare il proprio corpo non significa solo evitare gli infortuni maggiori, ma anche metterlo e mantenerlo nelle condizioni migliori per la salute e il benessere, prendendosi cura di ogni sua parte, dalle articolazioni al sistema nervoso.
Per questi motivi penso che ogni istruttore di parkour dovrebbe prima di tutto essere stato uno studente e un praticante per un tempo sufficiente, cosa purtroppo molto rara, e continuare ad esserlo, senza smettere di aggiornarsi nella teoria e nella pratica.
Elia Landolfi
La carriera sportiva di Elia inizia da bambino: fino ai 7 anni frequenta corsi di psicomotricità a Milano, che gli permettono di esplorare le basi del movimento. A 8 anni arriva a Padova e per qualche anno si dedica alla ginnastica artistica sotto la guida di Maurizio Milanetto, ex olimpionico italiano, da cui tornerà anni dopo per perfezionare alcune tecniche di acrobatica.
Pratica un po' di nuoto, basket e rugby, ma l'esperienza più importante la fa nell'atletica leggera con le Fiamme Oro, con cui si allena e gareggia per 8 anni, appassionato di discipline multiple e salto con l'asta. Qui ha occasione di allenarsi con atleti e tecnici di livello internazionale e approfondisce le tecniche di corsa, di salto, di lancio e di preparazione atletica.
Arriva al parkour per caso, nel 2009 e da subito inizia a dedicarvisi con passione, parallelamente all'atletica. Nel 2015 rinuncia all'agonismo, troppo spesso causa di infortuni, e inizia a dedicarsi solo alla pratica del parkour, fino a conseguire una delle più prestigiose qualifiche a livello internazionale: Parkour Master Coach - ADAPT di 3º livello. Negli anni ha la possibilità di allenarsi con alcuni degli Yamakasi, i fondatori del parkour, e con i praticanti storici di parkour in Italia, ai tempi del forum GoParkour. Meritano una menzione speciale anche il tirocinio con Marcello Palozzo e la pratica con il fratello, Matteo.
Nel 2018 si laurea in Filosofia all'Università di Padova con una tesi su "Il coraggio di essere uomini" e inizia ad approfondire diverse tecniche di meditazione. Nel 2020 consegue il Master universitario in Meditazione e Neuroscienze presso l'Università di Udine.
Nel 2020 inizia anche a formarsi come istruttore di Hatha Yoga classico con Paolo Proietti, uno dei più rinomati esperti contemporanei della disciplina al mondo, che diventerà anche il suo riferimento per perfezionare il lavoro sul movimento naturale.
Nel 2022 viene nominato responsabile e formatore nazionale del settore Parkour dello C.S.E.N. e sviluppa la prima formazione continua per insegnanti di parkour in Italia.
Negli ultimi anni si è dedicato ad integrare i principi delle discipline orientali nella disciplina del parkour, per renderla più scalabile, tecnica, salutare e profonda.
Oltre al lavoro con Uncensored Runners, negli anni ha diretto anche la sezione parkour di CUS Padova, Accademia dell'Acrobata, Teatro Frida, Infinity Sport Village e S.S.D. Giamburrasca.
Il nome Uncensored Runners nasce nel 2014, quando Elia ha deciso di dare una forma al gruppo di amici che avevano iniziato a seguire i suoi allenamenti di parkour, iniziati nel 2009.
Dopo aver completato il percorso da istruttore di parkour internazionale con due amici, nel settembre 2016 Elia costituisce con loro l'ASD Uncensored Runners e inaugura i primi corsi aperti al pubblico.
Negli anni successivi i collaboratori cambiano ma il progetto cresce.
Nel 2020 viene costituita una nuova associazione, per ampliare l'offerta con percorsi di crescita personale che unissero alla pratica fisica anche aspetti gli aspetti meditativi e filosofici vicini al percorso formativo di Elia, laureato in filosofia e diplomato ad un master in meditazione e neuroscienze, oggi anche istruttore di yoga e prossimo alla laurea in scienze delle religioni.
Nel settembre 2021 Elia è vittima di un incidente in moto ed è costretto a sospendere il lavoro sul campo per più di un anno. Nel frattempo ha modo di dedicarsi allo sviluppo della disciplina e viene nominato responsabile nazionale del settore parkour CSEN e formatore nazionale degli istruttori.
Nel 2024 torna sul campo grazie ad una nuova collaborazione con l'associazione Well-Being.
Nel 2025 fonda la nuova Movivo SSDrl con Emma Torsello, cara amica e grande istruttrice di apnea, anche lei appassionata di pratiche fisiche e movimento. L'associazione si occupa della promozione delle arti del movimento in tutte le forme e Uncensored Runners resta il progetto di punta per lo sviluppo e la diffusione della cultura del parkour.