Nessuno resiste alla tenerezza del sorriso di un bambino. Eppure sembra che si sia dimenticato cosa vi sta dietro. I bambini hanno bisogno di libertà, si stanno affacciando al mondo affamati di scoperte, curiosi, entusiasti e pieni di energia.
Siamo all'alba del terzo millennio e la tecnologia ha raggiunto livelli impensabili solo qualche decennio fa. La scuola e l'educazione invece? In particolare in Italia, sono ferme ai metodi e alle concezioni di più di un secolo e mezzo fa, con l'aggiunta della finalità di "formare il capitale umano per il mondo dell'impresa", come da linee guida europee.
La psicopedagogia contemporanea, in particolare tra gli anni '60 e '80, ha certamente fatto enormi passi avanti, come si può rilevare da alcuni nuovi format internazionali delle ultime certificazioni professionali nell'ambito educativo, come L'A.D.A.P.T. (Art du Deplacement And Parkour Teaching certification), qualifica richiesta a tutti i coach Uncensored Runners. Purtroppo però l'offerta statale, ponderata per lo più da ministri completamente ignoranti in materia, succubi delle decisioni europee, dimostra ogni anno di non essere in grado di aggiornarsi.
I bambini vengono stipati in delle classi, sotto la guida autoritaria ed incontestabile di insegnanti vecchi e dalla dubbia formazione. I banchi separati e le lezioni frontali soffocano ogni possibile stimolo alla socialità e alla creatività. La coscienza critica, la capacità produttiva personale e creativa e addirittura le personalità dei ragazzi vengono letteralmente stroncate, abbattute e sommerse da valanghe di vuote nozioni, per lo più incomprese e imparate a memoria.
La scuola di oggi estirpa l'umanità dai ragazzi trasformandoli poco alla volta in obbedienti esecutori senza coscienza, incapaci di interrogarsi davvero, di pensare e di riflettere, in nome dell'operatività e dell'efficienza richieste dal mondo dell'impresa. Ma siamo sicuri di dover vivere per le imprese e per i capitali? La filosofia non lo ammetterà mai. Stiamo confondendo i mezzi con il fine, che in questo modo si dimentica: realizzare al pieno le proprie personalità e coscienza, per vivere al meglio.
La nostra disciplina, il parkour, l'arte dello spostamento, il freerunning, nasce dall'esigenza di mettere in discussione le certezze, i dogmi e l'omologazione, in nome della ricerca e dell'esplorazione individuale, verso la diversificazione delle personalità e lo sviluppo della creatività e del problem-solving motorio, che grazie al carattere introspettivo e riflessivo della pratica si riflettono facilmente su psicologia e forma mentis dei praticanti.
L'obbiettivo della nostra associazione e scuola di movimento è diffondere una cultura dell'informazione critica, volta a smuovere animi, cuori ed azioni, per dare la possibilità alle nuove generazioni di crescere e di esprimersi sfruttando al meglio le loro potenzialità.
Per questo dall'anno scorso ci siamo impegnati nella promozione di corsi incentrati sulla personalità individuale, mirati alla crescita e allo sviluppo psicomotorio dei soggetti, in un ambiente inclusivo e divertente.
I nostri coaches sono formati e qualificati per proporre a chiunque un allenamento stimolante ed educativo fisicamente, socialmente, moralmente e psicologicamente.
Per maggiori informazioni contattateci.
Elia Landolfi